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LA NOSTRA STORIA
La storia della rivista Cinemasessanta, è lunga
quaranta anni. L'avventura comincia nel 1959 quando un gruppo di
giovani, che già scrivevano di cinema e si occupavano di
cineclub, Mino Argentieri, Lorenzo Quaglietti, Spartaco Cilento,
Giovanni Vento e Tommaso Chiaretti, incontrano un piccolo e coraggioso
editore toscano Giorgio Landi e poco dopo presentano alla Mostra
del Cinema di Venezia un dépliant con l'annuncio della prossima
uscita della rivista. Che infatti esce a distanza di qualche mese,
nel luglio del 1960, mentre l'Italia è in subbuglio, la polizia
ammazza i dimostranti e le piazze sono in ebollizione. Cinemassessanta
porta così nel titolo il suo anno di nascita, ma anche la
memoria di un tempo contrassegnato da grandi slanci ideali e da
fecondità creative.
Nel frattempo si era aggiunto al gruppo un altro piccolo editore,
Beniamo Carucci, che restò fino al 1967, quando cedette la
proprietà della rivista alla neonata Biblioteca Umberto Barbaro
che con grande coraggio si addossò le responsabilità
editoriali fino al 1970. A Carucci subentrarono gli Editori Riuniti
che portarono tutti i vantaggi di una casa editrice medio-alta (diffusione,
abbandonamenti, ecc.), ma che, al tempo stesso, fecero lievitare
i costi industriali (correttori, segreteria, ecc.) che non facevano
parte né del costume, né delle possibilità
di Cinemassessanta da sempre abituata a un lavoro di tipo artigianale.
La gestione della rivista era rimasta nelle mani del suo gruppo
promotore e quando gli Editori Riuniti si appellarono al Partito
Comunista per il ripianamento dei debiti -come era nella prassi
di quella casa editrice- il Partito dette risposta negativa. Fu
così necessario cercare altro editore e si passò ad
altre esperienze: con Tullio Pironti a Napoli, l'Ediesse (editrice
sindacale della Cgil) e la Rsb a Roma.
Finalmente, nel 1991, c'è stato l'incontro con l'editore
Gianfranco Arciero, della Nuova Arnica Editrice.
Dal 2006, la fiaccola è passata in mano a Franco Arcidiaco, della casa editrice Città del Sole. Alla morte del direttore Mino Argentieri avvenuta il 22 marzo 2017 l’Associazione Umberto Barbaro, proprietaria della testata, ha annullato il contratto con la casa editrice. Qualsiasi altra pubblicazione come Cinemasessanta non è autorizzata dalla proprietà.
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