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PERCHE' "UMBERTO BARBARO"
La biblioteca è stata dedicata a Umberto Barbaro
per rendere omaggio a uno di quegli intellettuali italiani che hanno
contribuito alla elaborazione di una teoria del cinema e si sono
battuti contro pregiudizi e prevenzioni che negavano l'artisticità
del film.
Umberto Barbaro, nato ad Acireale nel 1902 e morto a Roma nel 1959,
è infatti uno dei maggiori teorici e critici cinematografici
italiani. Fu prima insegnante (dal 1936) e poi direttore (1944-1947)
del Centro sperimentale di cinematografia e fondò con Luigi
Chiarini la rivista "Bianco e Nero". In "Film: soggetto
e sceneggiatura" (1939) espresse le proprie teorie sulla funzione
del montaggio come specifico filmico e dell'attore come elemento
creativo. Divulgatore del cinema sovietico del periodo muto e dei
suoi grandi maestri, fu traduttore di Arnheim, Balàzs, Eisenstein
e Pudovkin, fu teorico del neorealismo e critico dell' "Unità".
Postumi sono stati pubblicati i suoi scritti: "Il film e il
risarcimento marxista dell'arte" (1960), "Servitù
e grandezza del cinema" (1962) e "Il cinema tedesco"
(1972). Si cimentò anche nella regia ("L'ultima nemica"
del 1937) e in sceneggiature per Luigi Chiarini e Giuseppe De Santis.
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