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IL CIRCOLO DEL CINEMA CHARLIE CHAPLIN
Nel novembre del 1944, pochi mesi dopo la liberazione
di Roma, nasce l'Associazione culturale cinematografica italiana
(Acci) composta dai professionisti del cinema. Tra le sue iniziative
c'è anche quella della proiezione e pubblica discussione
di film. Nel 1947 l'Acci si trasforma in Circolo romano del cinema,
ancora legato alle categorie professionali. Nel 1949 l'Inca, l'Istituto
nazionale confederale di assistenza della Camera del Lavoro di Roma
(Cgil) sostiene l'iniziativa di un gruppo di giovani che danno vita
al Centro cinematografico popolare. Questo svolge le proprie proiezioni
e discussioni presso il cinema Esperia (del Sindacato poligrafici)
in Trastevere. Le proiezioni, dedicate in modo particolare al cinema
"non visto" per motivi di censura o di mercato, ottengono
un grande successo di pubblico, ma forte resistenza da parte delle
autorità. Viene così presa la decisione di trasformare
il Centro cinematografico popolare in cineclub, del tutto autonomo
dal sindacato, che in quanto tale (istituzione privata con accesso
ai soli tesserati) offre più margini di garanzia e di continuità.
Nasce così, nel 1950, il "Circolo di cultura cinematografica
Charlie Chaplin" che si rivolge ai giovani, agli intellettuali,
ai cinefili.
Tra i soci del circolo ci sono stati Renzo De Felice,
Giulio Carlo Argan, Palma Bucaretti, Sergio Sollima, Carlo e Piero
Melograni, Galvano Della Volpe, Franca Angelini, Marcello Argilli,
Dario Micacchi, Maurizio Calvesi, Giorgio Di Genova, Valentino Parlato,
Pietro Ingrao e numerosi altri.
Il "Chaplin" ideò anche i "Lunedì del
Rialto" con cicli monografici mensili per pubblico pagante,
anticipando così alcune logiche di spettacolo che, di lì
a qualche tempo, diventeranno proprie della televisione.
Il "Chaplin" ha operato fino al 1974. [back]
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